piccoli giornalisti
Piccoli giornalisti,  Scuola Primaria

I nostri piccoli giornalisti

Gli alunni della 5 B hanno lavorato in classe sull’analisi dei giornali. Dopo aver letto alcuni articoli da diverse testate giornalistiche, divisi in piccoli gruppi hanno sintetizzato i testi e scritto i nostri commenti.

I temi trattati sono stati diversi: l’alluvione in Emilia-Romagna, la crisi climatica, il bullismo, le baby gang, i 75 anni della Costituzione, i rischi legati all’uso eccessivo dei social nei ragazzi.

Di seguito i lavori prodotti e qualche immagine della nostra redazione all’opera.

Baby gang al centro commerciale – Analisi di una pagina di giornale

gruppo: Claudia – Andrea – Maddalena

Nome del giornale: Il Tempotestata

Data di pubblicazione:25 maggio 2023

Occhiello:Al ragazzo strappata la collanina d’oro. Finisce l’incubo al centro commerciale “Aura”

Titolo: Ventenne rapinato. Presa la baby gang

Sommario: Arrestati due minorenni e tre maggiorenni caccia ai complici

 Genere: Cronaca nera

Autore dell’articolo: Pina Sereni

Ci sono foto: Sì, c’è una foto

Ci sono grafici: No, non ci sono

  • Una baby gang ha cercato di rubare soldi ad un ventenne.
  • Nella banda sono stati arrestati due minorenni e tre maggiorenni, i minori sono stati portati nel  centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli.
  • Questa vicenda è accaduta il 23 maggio 2023.
  • La gang fuori dal centro commerciale “Aura” (in via Aurelia), ha aggredito un ventenne.
  • I delinquenti hanno aggredito il ragazzo perché gli hanno visto un girocollo d’oro.
  • Gli agenti erano già sulle tracce degli aggressori grazie alle immagini di videosorveglianza della zona; il padre è andato in carcere, il sedicenne denunciato dalla Procura dei minori.

Commento

Da questo articolo si vede quanto i genitori controllino i loro figli e come li educano, ora siamo nel 2023 e il mondo dovrebbe migliorare. Il ragazzo ora è sotto shock e gli hanno fatto un’ intervista.

Le proteste dei ragazzi per il cambiamento climatico – Analisi di una pagina di giornale

Gruppo: Emanuele,Chiara,Flavio

Nome del giornale: Corriere della sera → testata

Data di pubblicazione: 25 maggio 2023

Sezione del giornale: Primo piano con civetta in prima pagina

Sommario: Sono criticati, ma portano un messaggio scientifico. Preferiamo che la verità non ci venga sbattuta in faccia

Titolo: L’Italia ascolti le proteste dei suoi ragazzi

Occhiello: La crisi climatica

Genere: Cronaca bianca

Autore dell’articolo: Paolo Giordano

  • è da tempo che gli scienziati ripetono”Gli eventi climatici sono sempre più estremi, e ormai il tempo per agire è poco”; sono molti i giovani attivisti che combattono il clima.

Questo rovinare e sporcare li allontana dal renderli simpatici, e, sembra unificare lo sdegno nei loro confronti, una riprovazione bipartisan, ogni tanto. Quando si parla di loro, lo si fa per ricondizionare gli sforzi (perché non spalare fango invece di versarlo addosso?).  

  • I commenti sui social mostrano un astio che dovrebbe farci riflettere.

I critici indulgenti, se la prendono con la forma: va bene, c’è la crisi climatica, ma non sono questi i modi!

  • C’è la protesta delle tende che ha ragioni diverse. La manifestazione era massiccia, carica di tensione e di violenza, non se ne vedono da parecchi anni. L’uomo si è dimenticato che a vent’anni non si ha nessun potere: né decisionale, né mediatico, se non del proprio corpo.
  • Esistono sia gli ecoterrorismi, sia gli ecofascismi. Per ora assistiamo per lo più ad azioni dimostrative, non violente, ma di richieste di attenzione, che dovremmo ascoltare.
  • Puo darsi che in quella voce che tanto ci infastidisce riconosciamo non solo la voce in questo momento vicina alla scienza, ma anche quella più vicina a una protesta, sommessa e scomoda, che esiste nella nostra coscienza.
  • A commento di una fotografia → Impegno: alcuni giovani sono stati in cammino e al lavoro nei giorni scorsi per ripulire le strade di paesi e città dell’Emilia-Romagna inondate dall’acqua e dal fango.

Commento: Noi speriamo che le bande di attivisti protestino senza rovinare le opere d’arte, ma parlando con la gente in modo calmo per far capire di usare meno plastica, e se si usa di non gettarla per terra ma nel secchio giusto della differenziata. Di usare meno l’auto e gli autobus, ma usare metro,bici,ecc…così possiamo aiutare tutti anche se in piccolo.

Il cyberbullismo tra ragazzi – Analisi di un articolo di giornale

Gruppo: Giorgia, Kevin, Federico

Nome del giornale:Il Messaggero→testata

Data di pubblicazione: 25 maggio 2023

Sezione del giornale: cronaca nera

Occhiello: i bulli sono stati impegnati nell’assistenza a ragazzi disabili e nei corsi di italiano per alunni stranieri.

Titolo:Chat dell’odio,bulli sospesi ‘‘pensavamo fosse un gioco’’.

Sommario: Parla  la preside della scuola dove una 13enne è stata presa di mira dai compagni di classe.

La procura indaga su sette ragazzi per istigazione e stalking.

Autore dell’articolo: Marco Cusumano

  • Dei ragazzi di 13 anni sono coinvolti in una brutta storia di bullismo nella scuola della provincia di Latina.
  • La preside ha affrontato la vicenda convocando il consiglio di classe e avviando un percorso di dialogo con i ragazzi.
  • Alcuni di loro, per esempio, hanno aiutato dei ragazzi stranieri in un progetto per l’insegnamento della lingua italiana, attività che ha cercato di recuperare i bulli e facendo capire la gravità dei loro errori.
  • I ragazzi pensavano che mandare questi messaggi molto pesanti fosse un gioco.E invece hanno avuto conseguenze gravi sulla ragazzina finita nel mirino dei bulli e che si è isolata sempre di più.
  • La chat è stata creata da un ragazzino di cui la vittima si era innamorata; la chat era diventata un luogo dove ricevere insulti per l’aspetto fisico e per il portamento e solo qualcuno dei ragazzi coinvolti è uscito dalla chat perché si è accorto della gravità della cosa.
  • Fino a quando la ragazzina ha trovato il coraggio di raccontare tutto alla mamma, la quale poi ha segnalato il caso alla scuola che ha denunciato tutto alla polizia.

Si spera che questa cosa non accada mai più.

La festa del 2 giugno, i 75 anni della Costituzione – Analisi di un articolo di giornale

Gruppo: Nicolò, Agata, Luca, Wissal

Nome del giornale: Il Messaggero (inserto interno)→ testata

Data di pubblicazione: 25 maggio 2023

Sezione del giornale: Cultura

Occhiello: Verso il 2 giugno festeggiando i 75 anni della legge con una ragazza di ieri e una di oggi.

Titolo: Paola Del Din, IO PATRIOTA NEI GIORNI DELLA COSTITUZIONE.

Sommario: Compirà 100 anni il prossimo 23 agosto, ha fatto la guerra nella Brigata Osoppo e al primo voto delle donne non si emozionò. << Votai monarchia, non  vedevo persone affidabili poi ho apprezzato Einaudi e De Nicola. L’ articolo che amo di più? Il 52, la difesa del Paese>>.

L’articolo appartiene al genere: Cronaca bianca

Autore dell’articolo: La giornalista Camilla De Mori

Ci sono immagini?: sì, ce ne sono quattro

Ci sono grafici?: no

E’ risultato più comprensibile capire il contenuto dal sommario rispetto al titolo.

  • Paola Del Din compirà 100 anni il 23 agosto.

Qualche settimana fa nella sua Udine era in prima fila sul palco dell’adunata nazionale degli alpini.

Nome di battaglia “ Renata”, medaglia d’oro al valor militare, prima donna paracadutista militare italiana durante la Resistenza. Si definisce “patriota”, non partigiana.

  • Il suo ricordo personale di quel 1948 è che lavorava in un ufficio, insegnava in una scuola per mutilati e invalidi di guerra e faceva supplenza al liceo classico.
  • Nel 1946, al primo voto delle donne, non si emozionò. Votò a Udine. Sul referendum furono raccontate storie di ogni genere, anche menzogne.
  • Paola, di quel giorno, ha il ricordo di confusione generale e agitazione.
  • Ormai c’era poco che potesse turbarla perché nella sua vita aveva già fatto tante cose inusuali.
  • Paola votò monarchia perché non si fidava e non vedeva persone adatte, poi ha apprezzato Einaudi e De Nicola.
  • Lei disse che i difetti di questa Italia sono il troppo lassismo, troppi pasticci anche nella Giustizia.
  • Con la Costituzione e la Repubblica lei non ebbe la sensazione di rivoluzione perché la guerra era finita da troppo poco tempo per valutare correttamente.
  • Nell’Assemblea Costituente entrarono solo 21 donne ed oggi il premier è una donna. Quindi i diritti delle donne sono aumentati; in passato due grandi premier sarebbero potuti essere Rita Levi Montalcini e Liliana Segre.
  • Paola ha conosciuto dei costituenti come Edgardo Sogno, Mario Argenton e altri.
  • Vuole trasmettere alle nuove generazioni forza d’animo, coscienza del proprio dovere verso la Patria e la società. Lei dice anche che la Costituzione andrebbe spiegata meglio agli studenti.
  • A Paola piace molto l’articolo 52. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
  • Patria è la nostra cultura, la nostra storia, la nostra gente, la nostra lingua e il nostro Tricolore, ossia tutto quello che ci permette di stare in mezzo agli altri Stati con orgoglio e dignità.

Lei si definisce “Patriota” perché ha partecipato alla Resistenza per tutti gli Italiani.

La lotta doveva essere vinta per portare l’Italia alla libertà.

LESSICO Lassismo: s.m. Atteggiamento di eccessiva tolleranza e indulgenza riguardo al rispetto o meno delle norme morali e di condotta.

L’alluvione in Emilia-Romagna – Analisi di una pagina di giornale

Gruppo: Giulia, Edoardo e Nicole

Nome del giornale: la Stampa→la testata

Data di pubblicazione: Giovedì 25 maggio 2023

Sezione del giornale: primo piano

Occhiello: Catastrofe ambientale

Titolo: Gabriele salvato dalla piena “Non so più dove andare, ho perduto il mio passato.”

Sommario: Dopo una settimana torna nell’abitazione travolta dall’acqua:” Era una delle più antiche”

Ci sono foto: sì, c’è una foto

Ci sono grafici: no

Autore dell’articolo: Lod.Pol. (a volte i giornalisti si firmano con abbreviazioni).

-L’alluvione è iniziata da una settimana,Gabriele Petti ha la casa sommersa d’acqua (una delle più antiche).

-Il fatto è accaduto martedì alle 22:00 di sera.

-La casa si trovava in Emilia Romagna, a Forlì in via Bologna.

-In un  pianoro un avvallamento si è riempito con l’acqua di vari fiumi.

-Gabriele guardando fuori si accorse che la sua macchina si stava muovendo, quindi uscì fuori, ma l’acqua iniziò a salire. Per non farsi trasportare dall’acqua si attaccò a un palo; nel momento in cui non ce la fece più arrivarono i soldati per salvarlo.

Una volta arrivati lo tranquillizzarono fornendogli del cibo e una coperta. Gabriele insieme ai volontari dopo una settimana ritornò a vedere la sua casa ormai distrutta.

Lui ad oggi dorme al centro  sfollati con altre persone.

 Commento: Nonostante tutto, le persone che hanno perso le case hanno ancora speranza nell’umanità.

Allarme sull’uso dei social – Analisi di un articolo di giornale

Gruppo: Simone, Patrizio, Valerio

NOME DEL GIORNALE: LA REPUBBLICA → TESTATA

DATA DI PUBBLICAZIONE: GIOVEDÌ, 25 MAGGIO 2023

SEZIONE DEL GIORNALE: CRONACA

OCCHIELLO: Le nuove tecnologie

TITOLO: Usa, allarme sui social ‘Danni alla salute mentale dei ragazzi più giovani’.

SOMMARIO: Un rapporto del Surgeon General chiede interventi per regolare l’utilizzo delle piattaforme: ‘Non possiamo aspettare anni prima di conoscerne l’impatto sul cervello’.

L’articolo appartiene al genere della: CRONACA BIANCA

AUTORE DELL’ ARTICOLO: la giornalista Anna Lombardi

CI SONO IMMAGINI? Si, ci sono due immagini

CI SONO GRAFICI? Si, c’è un grafico

E risultato più comprensibile capire di cosa si parlasse dal titolo rispetto all’ occhiello

  • I social possono essere dannosi per bambini, ragazzi e adulti, bisogna agire al più presto con nuove regole. E l’allarme lanciato dalla massima autorità sanitaria, il dottor Vivek Murthy che riveste il ruolo di ‘Surgeon General’ cioè ‘Chirurgo Generale.
  • Dopo aver denunciato un’ altra emergenza solo qualche settimana fa, la solitudine come nuova epidemia, chiede di far fronte a un’ altra emergenza: il disagio mentale di bambini e adolescenti.
  • Pur riconoscendo i vantaggi offerti da certe piattaforme ci sono ampi indicatori secondo cui i social possono portare danno al benessere di bambini e adolescenti.
  • Servono nuovi standard di sicurezza al più presto: i ragazzi non possono permettersi il lusso di aspettare anni prima di conoscere la portata dell’impatto dei social sul loro cervello. Diversi sono gli studi che stabiliscono i legami tra l’uso incontrollato dei social e sintomi depressivi.
  • In un paese il 95% dei teenager usa almeno uno dei cinque principali social e il 35% ammette di farne uso ‘quasi costante’. Tanto più accostando quelle percentuali ai risultati di una recente ricerca pubblicata ad aprile, secondo cui il 55% dei giovani americani riferisce di sentirsi ‘ansioso o nervoso’ e il 47% più specificamente ‘depresso’.
  • Anche le famiglie dei ragazzi devono comportarsi in modo corretto. Per esempio, devo mantenere i pasti e altri momenti di socialità familiare ‘social-free’ (liberi dai social), nel corso dei quali anche i genitori rinunciano ai loro cellulari, suggerendo di stabilire tutti insieme limiti tempistici e di privacy.

Lo stato dell’ Utah è il primo a vietare ai minori di 18 anni di avere account senza il consenso di almeno un genitore.

  Commento: questo articolo ci insegna che si può sopravvivere anche senza social, passando il tempo con la propria famiglia, con i propri fratelli, con gli amici, aiutando le persone in difficoltà. Insomma, i social, usati per troppo tempo, possono provocare danni al cervello.