
Il nostro piccolo bosco
Il progetto
Il progetto “Per fare un albero ci vuole un seme” è un progetto ad ampio respiro che ha come fine l’educazione ambientale e la piantumazione di numerosi alberi.
Questo è stato un anno difficile a causa della pandemia sanitaria in atto e quindi siamo stati costretti a ridurre al minimo la partecipazione degli alunni alla manutenzione delle piccole piante per via del protocollo covid che limita fortemente il movimento degli alunni all’interno dell’edificio. Ma nonostante questo siamo partiti, abbiamo imparato a conoscere l’importanza degli alberi e in particolare abbiamo conosciuto due essenze tipiche del nostro territorio: la quercia (Quercus pubescens) e il leccio (Quercus ilex).
Le querce

Siamo partiti a inizio Novembre con una trentina di ghiande raccolte ai piedi di una quercia secolare. Purtroppo non tutte le ghiande sono germogliate e molti germogli non hanno avuto successo nella crescita, ma in 8 ce l’hanno fatta. Otto piccole querce, che stanno crescendo a velocità diverse, ma con ostinazione e costanza.
Ecco in una sorta di timelapse la crescita della più grande delle nostre querce, la ghianda che sin da subito ha mostrato di avere un’energia particolare.
I lecci
Non ci siamo fermati alle querce, ma a Dicembre abbiamo cominciato ad occuparci anche di ghiande di Leccio. Stavolta le ghiande non son state raccolte a terra, ma direttamente dalla pianta che aveva cominciato a perderle. Complice probabilmente il momento più propizio per la raccolta, la percentuale di successo nel germoglio delle ghiande è stata altissima, quasi del 100% e così oggi abbiamo quarantadue piccole piante di leccio (e due ghiande ancora indecise su cosa fare…).


Ogni due giorni diamo da bere alle nostre piccole piante, un piccolo impegno da non dimenticare mai, ma in questi mesi i progressi sono stati tanti e le soddisfazioni anche. Ogni tanto alcune delle piante hanno fatto un tour per le classi per incontrare gli alunni che nei prossimi anni si occuperanno di loro fino a farle diventare degli alberi e a piantumarle.
Ecco alcune immagini del nostro piccolo bosco che mostrano come le nostre ghiande stanno ormai diventando delle piccole piante.

















Le tre R, intrusi e piccole disavventure
Il nostro piccolo bosco è vissuto in chiave ecologica e quindi, nel nome delle “3 R” (Riduci, Riusa, Ricicla) abbiamo scelto di utilizzare solo materiali di scarto dando loro una nuova vita.
Ecco quindi che il primo contenitore per le nostre ghiande è stato un cartone per la frutta con un pezzo di imballo plastico al suo interno, i nostri primi vasi sono bottiglie di plastica… i prossimi saranno altri contenitori di recupero sempre più grandi fino a quando le nostre piante, tra qualche anno, saranno in grado da sopportare un trapianto in terra nel giardino della nostra scuola e chissà, anche fuori…
Siamo infatti intenzionati a non fermarci qui e a far nascere sempre nuove piante per poi donarle ad associazioni nel nostro quartiere per piantumarle e abbellire la nostra zona.
Tutto finito? No… le nostre piante vanno annaffiate e controllate costantemente, anche perchè ogni tanto qualche parassita le prende di mira. Per esempio guardate cosa è successo ad uno dei nostri lecci…



Un piccolo bruco aveva deciso di costruire la propria casa propio fra le tenere foglie della gemma apicale… ha fatto dei danni facendosi una scorpacciata, ma per fortuna ce ne siamo accorti in tempo e lo abbiamo spostato altrove. Il leccio si è ripreso, anche se, avendo perso la sua gemma apicale, ora, a differenza degli altri, ha una biforcazione con tre piccoli rami. Vedremo come crescerà.
E l’intruso del titolo? Non è il bruco, ma… un’altra pianta che è cresciuta nel nostro semenzaio per caso, probabilmente portata insieme al terriccio.









Si tratta di un pino. Non è una pianta che può più essere piantumata a scuola, ma abbiamo deciso di aiutarla a crescere, vedremo poi, quando sarà diventata sufficientemente grande, di donarla a qualcuno che potrà sistemarla dove avrà la possibilità di diventare un magnifico albero.

Parole per il pianeta

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