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REGOLAMENTO CONSUMAZIONE PASTO DOMESTICO PER GLI ALUNNI DI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (tempo prolungato e laboratori)

 

Il presente regolamento disciplina l’organizzazione e il funzionamento del servizio di refezione scolastica con pasto portato da casa in attesa di specifica normativa

VISTO il D.Lgs. 165/2001 che attribuisce al DS poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane e, quindi, la predisposizione di misure organizzative CONSIDERATO che il consumo del pasto domestico a scuola da parte degli alunni ,seppur riconosciuto in alcune sentenze, non è adeguatamente normato né regolato da circolari ministeriali VISTA la delibera n.11 del Consiglio di Istituto del 2/04/2019

Si declinano  i seguenti articoli

 

Premessa - Aspetti Educativi

Come tutte le attività svolte a scuola, anche la refezione è da considerarsi a pieno titolo momento educativo, dove gli alunni costruiscono relazioni positive con i compagni e gli

insegnanti, applicando nel contempo sia le norme di una corretta alimentazione apprese anche in altri contesti, sia le regole di comportamento condivise all’interno della scuola e del gruppo classe. Tutte le disposizioni previste nel presente regolamento discendono da questo principio generale.

È necessario che gli alunni, in ogni attività svolta a scuola, e, quindi, anche durante il pasto domestico consumato a scuola, adeguino il proprio comportamento a una serie di norme che consentano il rispetto: dei singoli individui, del gruppo ,del cibo, delle strutture, degli arredi e delle attrezzature, delle scelte alimentari dovute a motivi religiosi e/o individuali.

Pertanto, come tutte le attività svolte a scuola, anche la mensa scolastica o refezione è da considerarsi a pieno titolo momento formativo e di socializzazione.

 

Articolo 1 - Locali

Gli alunni con pasto domestico consumeranno il cibo portato da casa all’interno dell’aula adibita a refettorio presente nell’edificio scolastico di via Mascardi (medesima aula già individuata a questo scopo dal Municipio per il servizio mensa offerto dallo stesso).

 

Articolo 2 - Sorveglianza

Il gruppo classe è affidato alla vigilanza di un docente che ne è responsabile per tutta la durata della pausa mensa/refezione.

 

Articolo 3 - Responsabilità delle famiglie

Il pasto fornito dai genitori, e consumato da alunni/e a scuola, costituisce un'estensione dell'attività di preparazione alimentare famigliare autogestita, pertanto è un'attività non soggetta alle imposizioni delle vigenti normative in materia di igiene dei prodotti alimentari e delle imprese alimentari e relativi controlli ufficiali (reg. C.E. n.178/2004, C.E. n. 852/2004 n. 882/2004), a forme di autorizzazione sanitaria né a forme di controlli sanitari, e ricade completamente sotto la sfera di responsabilità dei genitori dell’alunno/a.

La preparazione, il trasporto e la conservabilità dei cibi, come anche il loro apporto nutrizionale, rientrando nelle competenze e responsabilità esclusive dei genitori, saranno assicurati dalle famiglie.

A questo proposito, si precisa che, nell’interesse primario della salute dei bambini, è essenziale che vengano assicurate idonee condizioni igieniche degli alimenti consumati ed il giusto apporto di nutrienti e calorie.

 

Articolo 4- Preparazione-confezionamento -consumo del pasto

  1. Preparazione e conservazione dei cibi e delle bevande
  • Nella preparazione e conservazione dei cibi le famiglie si atterranno scrupolosamente alle modalità igienico-sanitarie per la corretta fruizione del pasto alternativo da parte dei figli;
  • Il pasto portato da casa dovrà essere composto da alimenti non facilmente deteriorabili e che non richiedano di essere riscaldati, né conservati in
  • Dovranno essere forniti cibi adeguati all’età dei bambini, già porzionati o porzionabili autonomamente dal minore, senza l’ausilio dei docenti, onde evitare difficoltà e contaminazioni;
  • Dovranno essere forniti esclusivamente bevande e cibi in contenitori di materiale infrangibile; è tassativamente vietata la fornitura di cibo in contenitori di vetro e in scatola metallica con sistema di apertura e copertura che costituisca rischio di lesione da taglio o comunque pericolo per sé o per altri;
  • L’alunno dovrà avere il pasto con sé al momento dell’ingresso a scuola. Non sarà consentito in nessun caso di portare i pasti a scuola durante l’orario
  • Tutto il necessario per il coperto, in materiale infrangibile (bottiglietta dell’acqua, bicchiere, piatto, posate, tovaglioli) è a carico delle famiglie; tale materiale sarà poi ritirato e riposto (non lavato) nei contenitori oppure gettato negli appositi contenitori per i rifiuti se monouso, in entrambi i casi a cura del minore sotto la guida dei docenti; si consiglia di fornire ai bambini adeguate tovagliette, su cui poggiare gli alimenti durante il consumo, in modo da non essere posti a diretto contatto con le superfici dei tavoli;

-Se il minore viene munito di coltello esso deve essere esclusivamente di plastica e con punta arrotondata;

  1. Cibi consigliati
  • Si consiglia il rispetto delle regole nutritivo-alimentari per il corretto apporto energetico in risposta alle esigenze di sviluppo relativo ad ogni età.
  1. Cibi da evitare
  • Creme (maionese, ketchup );
  • Cibi deteriorabili in relazione alle condizioni climatiche;
  • Cibi fritti e untuosi;
  • Cibi ipercalorici;
  • Cibi atti a pregiudicare salute e pulizia personale e dei

 

Si invitano TUTTI i Genitori/Tutori a vietare ai rispettivi figli lo scambio di cibo, onde evitare conflitti di responsabilità, eventuali contaminazioni e potenziali problemi di salute in ordine alle intolleranze alimentari ed alle allergie.

 

Articolo 5 - Divieto di regime misto

Per motivi organizzativi non è consentito adottare un regime misto, ovvero scegliere giornalmente o mensilmente se usufruire della mensa scolastica o portare il pranzo da casa.

Si dovrà optare o meno per il pasto domestico in modo continuativo per tutti i giorni in cui è previsto il servizio mensa e per l’intero scolastico.

Il servizio di refezione con pasto portato da casa è da considerarsi come alternativo al servizio di refezione con pasto fornito dalla ditta di ristorazione: non è consentito pertanto avvalersi di entrambi i servizi nel medesimo anno scolastico.

I genitori esonerano l’Istituto da ogni e qualsiasi responsabilità relativa a preparazione,

introduzione, conservazione e consumazione del pasto domestico nonché alla qualità degli alimenti introdotti a scuola. Per tale motivo firmano apposita liberatoria alla scuola che viene riposta agli atti.

 

Articolo 6 - Durata

La scelta operata dalle famiglie avrà la durata per l’intero anno scolastico; non sarà possibile passare dal consumo del “pasto domestico” al pasto fornito dalla mensa e viceversa.

 

Articolo 7 - Pulizia locale refettorio

Gli alunni prestano la massima attenzione a non buttare a terra né materiale di incartamento del pasto, né cibo, né bevande. Terminato il pranzo gli alunni riprendono i contenitori, comprese le varie eventuali stoviglie, e riordinano l’aula -refettorio che deve essere lasciata sgombra di scarti di materiali o di avanzi di cibo.

La pulizia generale del locale, adibito a refettorio, spetta al personale ATA incaricato direttamente dal Direttore S.G.A. La pulizia, svolta successivamente al termine del pranzo, deve essere quotidiana, comprensiva del lavaggio del pavimento.

 

Articolo 8 - Revoca del permesso alla fruizione del pasto domestico

È facoltà del dirigente scolastico revocare l’autorizzazione alla fruizione del pasto domestico in caso di inosservanza/mancato rispetto del presente regolamento reiterato nel tempo.

La revoca riguarderà il singolo alunno inadempiente che, a seguito di tre richiami da parte del dirigente scolastico, non sarà più autorizzato alla consumazione del pasto domestico; in alternativa al pasto domestico saranno adottate le decisioni ritenute più idonee.

 

Articolo 9 - Termini per l’entrata in vigore

Il Regolamento per la fruizione del pasto portato da casa entrerà in vigore dal giorno successivo alla delibera in Consiglio di Istituto.

 

Ci si riserva di apportare le modifiche necessarie in relazione a nuovi dettami normativi.

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